Ancora Chandra

1200px-Chandra,_The_Moon_God;_Folio_from_a_Book_of_Dreams_LACMA_M.83.219.2_(2_of_3)

Chandra, il dio della luna, di cui abbiamo già parlato qui,  a causa della maledizione lanciatagli da Daksa, il suocero, cresce man a mano che si muove verso la sua moglie favorita e rimpicciolisce man a mano che si allontana da lei. Il 28esimo giorno, quando nessuna moglie è vicina a Chandra, il cielo è scuro, senza alcuna traccia della luna. In questo giorno la luna si trova sulla testa di Shiva. Quando guardiamo in cielo e vediamo la Luna piena, Chandra e Rohini sono di nuovo insieme.

Rahu – il nodo ascendente

rahu_erde_schatten

 

Rahu non è realmente un pianeta, ma è considerato tale dagli astronomi indiani. In realtà Rahu è il demone delle eclissi. La leggenda narra che dopo che un grande diluvio ebbe coperto il mondo, dei e demoni si unirono per trovare alcune delle cose preziose che erano state ricoperte dall’acqua.  Una di queste era Amrita, il nettare degli dei. Rahu, un demone, si infiltrò tra gli dei e rubò un sorso del prezioso nettare. Non appena il nettare toccò le sue labbra Rahu divenne immortale. Immediatamente Surya e Chandra scoprirono il suo furto e chiesero aiuto a Vishnu. Questi intervenne subito lanciando verso Rahu il suo chakra, che lo colpì tagliandogli la testa. Il nettare era già stato inghiottito, assicurando a Rahu e al suo corpo l’immortalità. La sua testa venne così trasferita nel sistema solare, dopo periodicamente Rahu si vendica su Surya e Chandra inghiottendoli e creando le eclissi solari e lunari.

La porzione di giorno sotto Rahu si chiama Rahu Kala ed è considerata sfavorevole e di cattivo auspicio. In quanto testa senza corpo Rahu è la parte di noi che non viene mai soddisfatta, il punto dove risiede la nostra parte più immatura. Ci porta paura, ossessione, mania e ci richiede uno sforzo di crescita.

Shani – Saturno

220px-Shani_graha

E’ il pianeta con la peggior reputazione. Sabato è il giorno a lui dedicato (e alla fine il sabato non è poi così male come giorno, anzi), in sanscrito Shanivar.

E’ un dio triste e lento, che non riesce neanche a camminare in maniera corretta e quindi rimanda tutto. Se siete nati sotto la sua influenza, vi aspetta una vita lenta e di lunghe attese. Shani è qui per insegnarci la virtù della pazienza.

Molti temono il potere di questa divinità. Si narra infatti che un giorno Shani liberò gli Hindu di ogni loro ricchezza per insegnar loro la dura lezione del karma. Alcuni addirittura si rifiutano di fare affari durante i periodi in cui si è sotto l’influsso di Saturno.

La sua reputazione peggiorò notevolmente quando accidentalmente staccò la testa a Ganesh (una variante del mito che vuole Shiva come responsabile di questo evento). Come già raccontato quando abbiamo parlato di Surya, Shani è figlio del dio Sole e di Chaya, ombra. Dalla madre ha ereditato il carattere “ombroso” ed è questo elemento che lo rende così temibile. Ma Shani è anche figlio di Surya, per cui il suo lato solare e luminoso si manifesta nella capacità di superare gli ostacoli attraverso il duro lavoro e la responsabilità. Aiuta i nati sotto la propria influenza a trovare la motivazione per cambiare, attraverso la disciplina. Il suo mezzo di trasporto è il corvo.

Sukra – Venere

278370ba08172cc8a60f309cc98b3a16

Anche Sukra, come Brihaspati, è un insegnante, un mentore, ma lo è degli asura, che potremmo definire demoni (anche se non lo sono propriamente, ma su questo argomento torneremo più avanti). La parola Sukra in sanscrito significa brillante, lucido, chiaro.

Una persona nata sotto questo pianeta è facilmente riconoscibile poiché tende a non seguire le regole, ha ritmi completamente diversi dalla norma, per esempio lavora o studia di notte piuttosto che di giorno, ed è molto creativa. Si dice anche che i nati sotto Venere abbiano la facoltà di conoscere passato, presente e futuro.

Sukra viene rappresentato con un solo occhio. La leggenda vuole che stesse aiutando Bali, il re dei demoni, a eseguire una cerimonia del fuoco. Durante la cerimonia Vamana (avatar di Vishnu, sotto forma di nano) chiese al re un piccolo regalo. Sukra, grazie ai propri poteri di chiaroveggenza, riconobbe Vishnu e avvertì Bali, ma questi, convinto di saperne di più, non ascoltò Sukra. Secondo le usanze induiste, Bali prese una giara di acqua da versare a terra per mostrare di aver autorizzato il dono. Sukra previde il gesto del re e, per evitare che l’acqua cadesse a terra, recitò una formula magica per poter entrare, invisibile, nella giara ed evitare che l’acqua scendesse. Vamana però era avanti un passo rispetto a Sukra e infilò nella giara un bastoncino di paglia che accecò da un occhio Sukra nel momento in cui questi provò a entrare. L’acqua cadde a terra e il regalo fu quindi confermato. La maledizione di Sukra per non aver ascoltato il proprio maestro e mentore si abbatté su Bali e sul suo popolo.

Brihaspati o Guru – Giove

brihaspati-swan

 

Brihaspati (Giove) è il mentore di tutti gli dei (deva), per questo viene anche chiamato Guru. E’ razionale, organizzato e sistematico per quanto riguarda calcoli economici e faccende matematiche, al contrario dell’altro guru dei navagraha, del quale parleremo la prossima volta. Se Budha (Mercurio) è la divinità che sovrintende il nostro successo sociale, da un punto di vista pratico, Guru (Giove) indica la nostra strada interiore, dove troviamo la nostra realizzazione completa e ciò che amiamo fare davvero.

Si narra che Tara, la moglie di Guru, a un certo punto abbia perso la testa per il passionale Chandra, che la adorava. Per questa Tara scappò con Chandra abbandonando Guru che chiese a Indra di intervenire . Tara, dopo l’intervento di Indra, ritornò da Guru, seppur riluttante, ma ormai era incinta e nessuno, a parte Tara stessa, sapeva chi fosse il padre: Guru o Chandra? Dal ventre materno il bambino chiese spiegazione alla madre e per questo fu chiamato da tutte le divinità Budha (Mercurio), ossia intelletto, quella parte della mente  che permette di distinguere il vero dal falso e quindi a fare delle scelte.

Il colore di Guru è prevalentemente giallo-oro, colore che contraddistingue i suoi abiti. Viene spesso rappresentato seduto su un loto come un saggio, mentre indossa una corona d’oro e tiene in mano un bastone dei desideri e una mala per la meditazione.

Secondo gli induisti, rivolgere preghiere a questa divinità può curare mal di stomaco, pulire dai peccati e, per chi va ancora a scuola, migliorare la propria media  poiché è fonte di conoscenza (vidya). A lui, il giovedì, viene offerto chana dhal (un piatto a base di lenticchie).

Guru raccomanda a tutti, comprese le divinità, di stare attenti ai propri maestri quando insegnano, per evitare mal di stomaco 🙂

Budha – Mercurio

800px-Budha_graha

E’ stato Brahma a dare a Mercurio il nome di Budha, in onore della sua intelligenza brillante e per la sua memoria.

La radice sanscrita budh indica risveglio, capacità di osservazione, discernimento. Per questo Budha è in grado di percepire oltre il piano dei 5 sensi, ma rimane sempre legato al mondo materiale e agisce attraverso pattern mentali ripetitivi. Possiamo definire Budha come pensiero mentale, Guru come conoscenza saggia e Surya come la luce brillante della verità.

Fisicamente assomiglia molto a Vishnu. Per questo viene spesso confuso nelle rappresentazioni e i fedeli si trovano spesso a pregare per Vishnu al suo posto. Tuttavia Budha non è un tipo da riflettori, per cui asseconda le richieste dei fedeli, anche se questi hanno pregato per la divinità sbagliata.

Viene rappresentato con 4 mani sopra un carro fatto di aria e fuoco trainato da 8 cavalli o un leone. 3 delle sue mani reggono una spada, uno scudo e un macete, mentre la quarta è in una posizione benevola. E’ la divinità che protegge gli scambi (commerciali).

Coloro che nascono sotto questo pianeta sono considerati efficienti, divertenti e comunicativi.  Una preghiera rivolta a Budha il mercoledì (budhavara) garantisce terre fertili e pomodori succosi!

Mangala – Marte

Mangal-Bhagwan---Mars-God

 

Mangala, il pianeta rosso, è considerato uno dei peggiori pianeti sotto l’influenza del quale nascere. Mangala è infatti il dio della guerra, aggressivo, spesso associato a Kartikkeya, figlio di Shiva e Parvati e signore della guerra. Mangala ha 4 mani: due portano armi, in genere giavellotto e arco, due sono in posizione di protezione e benedizione. Il suo veicolo è un montone. Mangala è associato anche a molte virtù: valore, forza, risolutezza e coraggio. E’ il protettore dei deboli e degli oppressi ed è il guardiano del dharma, il cammino che ognuno dovrebbe seguire, secondo gli induisti. Il suo nome designa qualsiasi cosa di buon auspicio.

Navagraha

Navagraha

Navagraha, che in sanscrito significa Nove Case, sono le 9 divinità del pantheon induista legate ai pianeti.

I graha sono:

  • Surya, Sole
  • Chandra, Luna
  • Mangala, Marte
  • Budha, Mercurio
  • Guru o Brihaspati, Giove
  • Sukra, Venere
  • Shani, Saturno
  • Rahu, Nodo ascendente
  • Ketu, nodo discendente

Per ogni pianeta esiste, in India, un tempio al quale è dedicato. A partire da questo lunedì, per 9 lunedì andremo alla loro scoperta di ciascun pianeta.