Vishnu è la divinità blu, con 4 braccia, che riposa sulle spire di un serpente fino a quando le forze del disordine non lo risvegliano per portarlo in battaglia a cavallo della sua aquila, Garuda, per riportare l’ordine. Il serpente di Vishnu rappresenta una terra stabile, che segue il proprio ciclo di stagioni, rigenerandosi da sola. L’aquila è invece il vento del cambiamento, la rivoluzione che riporta speranza. Il serpente e l’aquila, dunque, non vanno d’accordo.
Vishnu è la divinità che organizza il mondo, portando un ritmo regolare e prevedibile nella natura; la sua compagna, la Dea, di presenta sotto due forma:
Lakshmi – l’onda fertile e favorevole della natura che si manifesta come il giorno, la luna crescente, l’alta marea, la primavera, le piogge e i raccolti.
Alakshmi – l’aridità, la notte, la luna calante, la bassa marea, il caldo, le estati torride e gli inverno rigidi.
Il simbolo del quadrato rappresenta la funzione di Vishnu di addomesticare la natura attraverso la cultura. Nella cultura l’uomo può sopravvivere ed esplorare il proprio potenziale, generando ricchezza e bellezza. La società nasce dalle regole, dai ruoli e dalle responsabilità che danno alla vita una direzione. In cima a questa società gerarchica c’è Lakhsmi, della della prosperità e del potere, che i più ammirano; alla base c’è Alakshmi, dea della povertà e della sfortuna.