Kshir significa latte in sanscrito e il termine Kshir Sagar si riferisce all’oceano di latte dal quale tutto esce al momento della creazione del mondo. Si tratta, ovviamente, di un concetto, non di un oceano reale. Il latte era ed è fondamentale per l’economia indiana; le mucche sono adorate e il latte è considerato una fonte fondamentale di nutrimento; da esso vengono ricavati il burro e il ghee.
Un caratteristica importante dello Kshir Sagar è la sua illimitatezza: in un oceano normale ci sono le terre a creare dei limiti, ci sono i porti ai quali attraccare, nello Kshir Sagar non si trovano confini. Alcuni lo considerano una metafora per Bhudevi, la dea Terra: quando la rigiri e la rivolti ottieni grano, metallo e ricchezze.
Un’altra metafora è quella che lega lo Kshir Sagar alla mente: se meditiamo molte cose buone appariranno. Le prime saranno le più disturbanti, che cercheranno di confonderci e di distrarci. Il concetto di manthan, nel quale due forze opposte si trovano a dover collaborare, rimane centrale anche in questa metafora: possiamo pensare all’emisfero sinistro e a quello destro del nostro cervello: quando una parte lavora, l’altra riposa, così come, nel mito dell’Amrita manthan, quando gli asura lavorano i deva riposano e viceversa. La ricerca dell’equilibrio, che noi spesso dimentichiamo è fondamentale.